Noè Lucidi, immigrati e bimbi nello stesso plesso. Insorgono i genitori

TERAMO – Serpeggia malcontento, sfociato oggi in una vera e propria protesta tra alcuni genitori della Noè Lucidi per via della coabitazione dei bimbi delle elementari con una classe di ragazzi immigrati che nel plesso scolastico frequentano i corsi di italiano finalizzati al rilascio del permesso di soggiorno. Al di là di problemi di opportunità per via della promiscuità tra ragazzi più grandi, in alcuni casi adulti, con i minori, i genitori sono allarmati sotto il profilo della sicurezza dal momento che in molti riferiscono di aver notato gli immigrati intenti a preparare e fumare spinelli davanti alla scuola prima dell’ingresso in aula. «Non vogliamo essere xenofobi», riferiscono i genitori «ma come è possibile consentire che bimbi delle elementari siano costretti ad assistere a queste scene? Chi garantisce per la loro sicurezza nelle ore scolastiche?». La protesta è stata raccolta dalla preside Lia Valeri che ha invitato intanto i genitori testimoni oculari a fare un esposto alle forze dell’ordine, ma ha anche precisato che per quel che sono le sue competenze le richieste per un trasferimento in un istituto superiore, sono già state inoltrate alla Provincia che deve concedere formali autorizzazioni. La preside ha precisato che la scuola fa da semplice punto erogante a quanto stabilito dal Ministero dell’istruzione che fin dal 2000 ha attivato questi centri di educazione per adulti e finalizzati al rilascio delle licenze di terza media. Finora non ci sono mai stati problemi di convivenza sia per il fatto che i locali destinati agli immigrati avevano un accesso separato (ora impossibile per via dell’assenza di collaudo di una porta antincendio) e sia perché probabilmente gli utenti erano diversi. «Ho chiesto già alla Provincia la disponibilità di un trasferimento all’Iti», ha precisato Lia Valerii, «Siamo in attesa di un’autorizzazione formale, nel frattempo invito i genitori che osserveranno atteggiamenti fuori dalle righe a segnalarlo alle autorità competenti». Intanto i genitori sono agguerriti e non si fermeranno fino a quando qualcuno non garantirà per il trasferimento degli immigrati. Domani mattina infatti è stato proclamato una sorta di sciopero cn tanto di manifestazione di protesta dei genitori che impediranno l’ingresso dei bambini.